Shanghai 2010: i passaporti Expò vanno a ruba

E’ una mania che sta prendendo soprattutto i cinesi, impegnati a collezionare i Passaporti degli Expò con i timbri dei Padiglioni Nazionali, come una sorta di giro del mondo passando per la dogana.

I passaporti sono souvenir ideati dagli organizzatori dell’Expo acquistabili a 30 yuan, corrispondenti a circa 3,5 euro che vengono timbrati all’ingresso dei Padiglioni. Sono previsti anche speciali sconti per chi vi aderisce.

Non sembrano tanto gli sconti ad attirare i visitatori quanto il desiderio di vedere apposto sul proprio passaporto il timbro della nazione.

La cosa più sensazionale che è nata una vera e propria mania nel collezionare i timbri delle nazioni espositrici che alcune di esse come la Norvegia sono state costrette a sospendere la vidimazione dei timbri.

Si è osservato fenomeni curiosi riguardo a persone che si sono presentate per timbrare centinaia di passaporti o altre che hanno fatto una lunga fila per il timbro senza nemmeno degnarsi di visitare il padiglione.

Cose che hanno fatto nascere il sospetto che ci sia una sorta di vendita sottobanco per collezionisti di passaporti timbrati.

Infatti la Finlandia ha posto la limitazione di 5 timbri a persona.
Anche Danimarca e Svezia hanno sospeso l’apposizione dei timbri sul passaporto.

Si teme una sorta di concorrenza di padiglioni “avari” di timbri che possano svuotarsi a favore di padiglioni che rilascino generosamente i timbri.
Non è questo lo spirito per cui è nata l’idea di questo souvenir che trae ispirazione dalla filosofia che anima fin dalla prima edizione.: sentirsi cittadini del mondo – e non collezionisti sfegatati –

E se proprio non avete tempo o volontà di andare personalmente a Shanghai è possibile visitare in modo virtuale l’intero expò collegandosi al sito web Expò Shanghai Online dove oltre alla possibilità di curiosare tra i padiglioni dei 191 Paesi e 48 organizzazioni internazionali partecipanti è possibile collezionare i timbri dell’ePassport il passaporto virtuale dell’Expò.