Secondo Quintieri sarà difficile eguagliare Shanghai 2010

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Il commissario governativo per l’Expo di Shanghai, Beniamino Quintieri, ha rilasciato un’intervista al magazine Sette, inserto del giovedì del Corriere della Sera, in cui parla dell’esposizione Universale che si terrà a Milano nel 2015.

Il commissario non vuol mettere “le mani avanti” piuttosto analizza le prospettive di successo dell’Expò di Milano rispetto alla dimensione faraonica di Shanghai difficilmente eguagliabile almeno alla luce delle attuali condizioni.

Le ragioni sono diverse e Quintieri esita ad addossare parte della colpa alla cattiva fama che gode l’Italia nel presentarsi puntuale ad appuntamenti del genere. La verità è che probabilmente la crisi economica ha messo in ginocchio un paese che non può permettersi uno sfoggio al pari di Shanghai che al contrario, è l’unico paese che oltre all’India ha conosciuto un periodo di sviluppo economico.

D’altronde Shanghai si è presto conquistata la fama dell’Expò dei record, figurare bene sarà già un buon risultato per l’talia.

Quintieri ha avuto modo di parlare anche del successo del Padiglione Italia a Shanghai:

La partecipazione italiana all’Esposizione universale nella metropoli cinese, supera gni più rosea aspettativa. Il Padiglione Italia è visitato da più di 35 mila persone al giorno, con punte di 40 mila. Ci vorrebbero una presenza e un lavoro quotidiani qui che finora sono mancati.

Secondo Quintieri le armi di riscatto per l’Italia sarà un’esposizione molto mirata e ad alto contenuto tecnologico e scientifico piuttosto che le grandiosità che fino al 31 ottobre 2010 vedrà Shanghai brillare di luce propria.

Beniamino Quintieri conclude l’intervista elogiando lo spirito respirato a Shanghai difficilmente importabile nel nostro paese:

Questa è stata un’esperienza straordinaria e irripetibile, rispetto alla realtà litigiosa e frammentata dell’Italia.