Londra, in aumento il prezzo delle case di lusso

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Riguardo al mercato immobiliare residenziale, Londra è sicuramente una delle città in cui il dinamismo degli affari è più profilico che altrove. Qui l’intermediazione immobiliare high end è ancora considerata come un rifugio sicuro per investimenti garantiti da bassi tassi d’interesse, un timore crescente del tasso d’inflazione, l’incertezza di Eurolandia e degli imminenti Giochi Olimpici di Londra (dal 27 luglio al 12 agosto) con il risultato di aver consolidato quest’andamento durante il primo semestre 2012.

Alix McAlinden, Amministratore Delegato di Engel & Völkers di Chelsea riferisce:

Stiamo registrando una crescita della domanda di abitazioni di prestigio in tutte le sedi desiderabili. La carenza di immobili sul mercato vuol dire che stiamo assistendo aumento dei prezzi in alcuni casi fino al dieci per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Nell’ultimo triennio i prezzi sono cresciuti in media di circa un terzo. Tanti proprietari sperano di spingere il mercato degli affitti anche a brevissimo termine proprio durante i Giochi Olimpici. In West London, gli appartamenti in affitto vengono offerti a 10 mila sterline a settimana. Così come per l’impatto a breve termine, si spera che li Giochi Olimpici possano portare benefici anche agli affitti  a lungo termine.

“Gli investimenti nelle infrastrutture, collegamenti con i trasporti e lo sviluppo immobiliare dovute agli eventi sportivi dovrebbero attirare ulteriormente gli investitori stranieri”, secondo McAlinden. Ormai è prassi consolidata che il mercato immobiliare residenziale londinese segua sviluppi diversi dal mercato immobiliare residenziale nel resto della Gran Bretagna. A Londra l’aumento dei prezzi non segue i modelli e gli andamenti del mercato immobiliare nazionale. Questo c’è molta domanda proveniente dagli acquirenti esteri. Come spiega McAlinden:

Tuttavia, si deve distinguere a Londra tra il mercato premium e il mercato britannico in generale. Il mercato qui è talmente sovraffollato che anche un lieve calo della domanda non si tradurrebbe in un significativo calo dei prezzi