Designer’s Day: Parigi svela i segreti del design

Si sono tenuti a Parigi, dall’11 al 15 giugno scorso, i Designer’s Days: 5 giorni all’insegna dell’Arte e del Design.

L’intensa serie di eventi nella capitale parigina ha visto gomito a gomito architetti e designer, studenti delle accademie, imprenditori e scenografi.

L’intento era quello di dimostrare che il design vive in una realtà complessa, in cui lo scambio culturale si lega al progetto imprenditoriale, in cui la ricerca e lo sviluppo integrano e sviluppano i dettami tradizionali.

Il cuore propulsore dei Designer’s Days sono state le scuole di design: sono salite in cattedra il Royal College of Art di Londra e la Manufacture Nationale de Sèvres.

Le 2 scuole, hanno elaborato un progetto comune – The Enemy of the Good – offrendo un ampia esposizione circa le tecniche di lavorazione e le caratteristiche della porcellana, evidenziato l’importanza del know-how per una factory, determinante per la conquista di una fetta di mercato.

Parigi per l’occasione ha sfoggiato una bella vetrina, svelando ai suoi visitatori alcuni dei segreti che fanno di un prodotto finito un oggetto di design.

Baccarat ha svelato la magia del 5 Hour Red, la particolare colorazione di rosso con l’impiego di oro puro dopo un processo lento e oculato di 5 ore di lavorazione.

Miele ha sensibilizzato la fragile natura del corallo minacciata dall’inquinamento marino, evidenziando l’importanza degli elettrodomestici a basso consumo energetico in un ottica di rispetto ambientale.

Molteni & C e Dada, hanno allestito un workshop a la Rue des Saints Pères, svelando i segreti sulle strutture delle sedute e dei materiali impiegati.

Nella medesima location Patricia Urquiola ha illustrato il sistema delle librerie componibili Sequence.

Presentata anche la collezione Wood di Rodolfo Dordoni, in una vasta gamma di complementi d’arredo.

Dada ha invece proposto la cucina a isole, proponendole sia in stile moderno che nelle linee classiche.

Iridescente lo spettacolo offerto da Fiber Evolution, in collaborazione con Foscarini.
Le lampade delle collezioni si sono unite a formare sculture luminose alte diversi metri.