Festival di Venezia: Leone d’oro per la carriera a Roberto Benigni

Spread the love
Roberto Benigni
Leone d’oro alla carriera per Roberto Benigni

Leone d’oro alla carriera per Roberto Benigni: il riconoscimento all’attore, regista e sceneggiatore italiano più versatile di tutti i tempi. La decisione, è stata presa dal Cda della Biennale di Venezia, presieduta dal direttore Alberto Barbera. Quest’ultimo, descrive Benigni come un interprete unico, che nell’arco della sua carriera, ha saputo legare tradizione e innovazione, trionfando sui palcoscenici dei più grandi teatri, rivoluzionando il piccolo e il grande schermo, con la sua eccelsa bravura, con la sua gioia esplosiva, con l’amore con il quale si è concesso al suo pubblico, che l’ha amato, da sempre. Le sue interpretazioni sempre superlative, erano piene di ilarità, a tratti satiriche, forti e impattanti.

 

Roberto Benigni, ha collaborato con registi come Fellini e Garrone, ed è stato lui stesso regista ed interprete di film che hanno raccontato la storia, la verità, la bellezza. Nel panorama dei più grandi interpreti italiani, Roberto Benigni, si è contraddistinto per il so eclettismo, per la sua grandezza, per il suo amore per la letteratura, per la sua interpretazione, sempre alta, vera e dissacrante allo stesso tempo. La sua carriera, è costellata di riconoscimenti e premi di importantissimo valore: primo fra tutti, l’Oscar per “La vita è bella” (1999), consegnatogli da Sofia Loren. Benigni riceve il premio per il miglior film e miglior attore. Un trionfo, che viene ancora ricordato dal nome sventolato dalla grande Sofia partenopea, che grida commossa e gioiosa il suo nome, e da lui, il più grande interprete di tutti i tempi, in piedi sulle poltrone rosse, che raggiunge la dea del cinema italiano, saltellando gioioso.

 

Fu quello, un plauso internazionale rimasto nella storia, cosi come il discorso di ringraziamento dell’attore, che tra sorrisi e commozione, scusandosi per la pronuncia del suo inglese, dedica il premio a sua moglie, l’attrice Nicoletta Braschi. Accadeva allora, ed accade oggi, alla settantottesima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, dove un Benigni ancora esplosivo e carismatico, fa il suo discorso impugnando il leone d’oro. Ringrazia, dichiarandosi onorato, e dedica il premio, ancora una volta a sua moglie, che lui stesso descrive come una donna straordinaria dall’enorme talento: “Io prendo la coda, tu sei le ali”, riferendosi al leone, che è in realtà suo.

 

Un Oscar, quattro David di Donatello e quattro Nastri d’argento, Globo d’Oro alla Carriera e diverse Lauree ad Honorem, che testimoniano la grandezza di un interprete italiano, che del cinema e dell’arte tutta, ha fatto la sua ragione di vita.